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ILLUSTRE e, con forma oggi non comune, anche INLUSTRE.
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ILLUSTRE e, con forma oggi non comune, anche INLUSTRE.
Definiz: Add. Chiaro, Luminoso, Lucente, Splendido; ma in questo senso è voce oggi poco usata.
Dal lat. illustris. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Ma rivolgiti omai inverso altrui, Ch'assai illustri spiriti vedrai.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 608: Illustri spiriti; cioè chiari spiriti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 42: Come più m'avvicino ai muri illustri, L'opra più bella e più mirabil parmi.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 35: Crollando il capo illustre, e mal contento, Disse [Febo]: O figliuol, questo è troppo alto ardire, ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 215: Non bene resto capace dei motivi, per i quali il sig. Liceti inferisce, che posto che il candor della Luna derivasse dal reflesso del lume terreno, ei dovesse esser più illustre nel mezzo della sua faccia oscura, che nel rimanente verso l'estremo margine.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 299: I vivi e primarj raggi del sole sono più illustri che i riflessi dalla superficie terrestre.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Speron. Op. 1, 250: Vedremo alcuna volta le favole magnificare e far più illustre la verità.
Definiz: § II. Pur figuratam., dicesi comunemente di persona, famiglia, popolo, e simili, e vale Chiaro, Insigne, Famoso, per origine, grado o condizione civile, per qualità, opere, gesta, e simili; e parlandosi di artista, o di scrittore, vale Molto riputato, Di gran valore, nell'arte sua. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 1: All'eccellentissimo principe messer Carlo secondo per la Dio grazia re illustre di Cicilia e Gerusalemme.
Esempio: Dant. Parad. 16: Io vidi gli Ughi, e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberichi, Già nel calare, illustri cittadini.
Esempio: Plut. Vit. 52: Ancora più Cato è nobile ed inlustre, e d'animo reale.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 479: Illustri cittadini; cioè chiari e famosi cittadini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 84: Gioveni, in arme pratichi ed industri, Tutti o signori o di famiglie illustri.
Esempio: Cas. Pros. 4, 167: Vedesi ancora che i valorosi e illustri cittadini non sono riveriti con quello onore, col quale il re della Persia riverire si suole.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 269: La qual risposta mostrò in lei quel grande animo e degno di quella madre, che dovesse generare il più forte ed il più illustre capitano di guerra, che mai doppo un lungo tempo nascesse.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 6: Per opera di queste, i buon poeti Dimostron quanti e quai sien stati in vita I regi inlustri e i cavalieri erranti.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 30: Fu levissima piaga, e i biondi crini Rosseggiaron così d'alquante stille, Come rosseggia l'or che di rubini Per man d'illustre artefice sfaville.
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 16: Altero è l'altro de' suoi proprj pregi Più che dell'opre che i passati fero, Ancor che gli avi suoi cento e più lustri Stati sian chiari in pace, e 'n guerra illustri.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 13: Pirro, dopo a questa battaglia, tornato a casa illustre, pieno di gloria ec.
Esempio: Forteguerr. Cap. 236: Delle donne più illustri il più bel fiore L'accompagnava.
Esempio: Parin. Poes. 168: Non fila d'oro nobili D'illustre fabbro cura Io scoterò, ma semplici E care alla natura.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 124: All'alta impresa (Il dubitarne è vano) avrai compagni Esuli illustri, che fuggian frementi E la patria e il tiranno.
Definiz: § III. E detto di qualsivoglia unione o compagnia di persone, per Cospicuo, Molto ragguardevole. –
Esempio: Gualter. Descr. Nozz. 1, 5: Il re non mancò di darle una corte nobile ed illustre per le molte dame e per li molti signori di gran lignaggio.
Definiz: § IV. E detto di fama, o di nome, per Inclito, Preclaro. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 186: Ponmi con fama oscura, o con illustre, Sarò qual fui.
Definiz: § V. E detto di animo illustre, per Nobile, Generoso, e simili. –
Esempio: Buonacc. Montem. Pros. Rim. 91: Nelle cose umane non è più congiugnevole cosa e più amabile, che simile affetto delli illustri animi e eguale desiderio di ben vivere.
Definiz: § VI. E detto di atti, opere, gesta, tenor di vita, condizione, ufficio, e simili, significa Che dà, Che conferisce, lustro, riputazione, onore, fama, celebrità, Che rende chiaro, cospicuo, famoso, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 59: De la tua chiara stirpe uscirà quella D'opere illustri e di bei studj amica,... Liberale e magnanima Isabella, Che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 22: Veggio, o parmi vedere, anzi che lustri Molti rivolga il gran pianeta eterno, Uom che l'Asia ornerà co' fatti illustri, E del fecondo Egitto avrà il governo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 153: Gli amici suoi lo consigliarono a pigliar quest'impresa, con dire che non aria altra volta sì illustre principio, nè sì bella entrata alla gloria, come questa.
Esempio: Parin. Poes. 48: È ver che allora D'esser mortal ti sembrerà; ma innalza Tu allor la mente, e de' grand'avi tuoi Le imprese ti rimembra e gli ozj illustri.
Esempio: Leopard. Poes. 50: Tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni, E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Esempio: E Leopard. Poes. 55: Te l'echeggiante Arena e il circo, e te fremendo appella Ai fatti illustri il popolar favore.
Esempio: Giobert. Buon. Avvert. 115: Compiango e non odio i miei nemici; ma mi rido delle loro trame; perchè non desiderando nulla da' miei simili, e vivendo più contento della mia oscura povertà, che altri forse della sua illustre e fastosa opulenza, essi non possono gran fatto nuocermi.
Definiz: § VII. E nel medesimo senso, detto figuratam. di cosa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 2: Lo stipo di cipresso, ove sicuro Schermo aver pon da' tarli e dalle tarme Gl'illustri brevi e le pregiate carte, Vi mandano i più sperti.
Esempio: Giobert. Buon. Avvert. 114: Io sono ora straziato come un uomo cupido e venale, perchè dichiaro alla libera il mio parere sulle cose d'Italia, e colloco nel cattolicismo il suo più illustre privilegio d'onore.
Definiz: § VIII. E poeticam., per Proprio, o Degno, di persona illustre. –
Esempio: Pindem. Poes. 70: L'ardente amore de la patria, e quella Di morir per la patria illustre sete.
Definiz: § IX. E pure poeticam., per Di persona o famiglia illustre per origine, per condizione civile, Appartenente ad essa. –
Esempio: Parin. Poes. 59: Ardirò ancor tra i desinari illustri Sul meriggio innoltrarmi umil cantore.
Esempio: E Parin. Poes. 166: Me non nato a percuotere Le dure illustri porte, Nudo accorrà, ma libero, Il regno della morte.
Definiz: § X. E detto di cosa, per Di molto pregio, Prezioso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 96: Creduto avria che fosse statua finta O d'alabastro o d'altri marmi illustri Ruggiero, e su lo scoglio così avvinta Per artificio di scultori industri.
Definiz: § XI. E detto di lingua illustre, parole parola illustre, stile illustre, vale Eletto, Nobile, e simili. –
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 84: Quantunque egli l'abbia intitolata Commedia, per potere per avventura usare stile e parole non illustri, nè proprie del tragico: che perciò il poema di Virgilio egli chiama Tragedia per lo stile illustre; ec.
Esempio: Capp. Lez. 236: Colui che prima raccomandava e predicava in Italia una lingua illustre (chi fosse non so, e m'è inutile il cercarlo), costui non predicava un nome vano.
Esempio: E Capp. Lez. appr.: Fu certamente sentenza ghibellina quel fare maestra e dominatrice del bel parlare italiano la lingua illustre e cortigiana.
Definiz: § XII. Illustre, è anche Titolo onorifico che si dà a persone chiare per dignità, grado, dottrina, e simili, e si usa altresì in principio delle lettere, o nel loro indirizzo, scrivendo a queste persone.
Definiz: § XIII. In forza di Sost. Persona illustre, nobile, potente. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 250: Questi avea le città tutte in dispregio, Lo splendor degl'illustri e della corte.
Esempio: Tass. Amint. 1, 2: Vattene, e turba il sonno Agl'illustri e potenti.